Cosa vedere a Rimini: itinerario di un giorno (con Mappa)
Rimini è una città con moltissimi secoli di storia con particolare riferimento all’epoca romana. Grazie al progetto Romagna di Sorprese ho potuto scoprire che in Romagna c’è molto di più oltre al mare; vediamo, quindi, insieme cosa vedere a Rimini in un giorno.
La storia di Rimini
La fidata guida turistica Cristian Savioli ci racconta che appena si scava a 2 metri sotto il terreno si trova centinaia di reperti storici e non è raro, per qualcuno, ritrovarli anche nel giardino della propria casa.
Le prime testimonianze di insediamento di questo territorio risalgono all’età del Neolitico, ma il primo assetto urbano fu opera dei romani nel 268 a.C. Anno in cui Rimini divenne la prima colonia nella Pianura Padana.
Venne scelta questa città per due scopi particolari: la posizione strategica per la conquista del Nord (occupato dai Galli) e la fertilità del territorio.
Rimini ebbe il suo massimo splendore sotto la dominazione romana, in particolare con il dominio dell’Imperatore Augusto. Nel suo periodo, infatti, vennero costruiti il Ponte Tiberio, l’Arco di Augusto e l’Anfiteatro.
Nel XIV secolo Rimini divenne un comune e dal 1295 una signoria della famiglia Malatesta.
La signoria durò dal 1295 al 1528 e fu caratterizzata dalla costruzione di castelli e borghi.
Cosa vedere a Rimini in un giorno
Rimini è largamente conosciuta come città di mare e di villeggiatura, ma oltre il mare c’è di più.
Il centro storico è ricco di monumenti, chiese e piccoli borghi tutti da esplorare.
In questo articolo cercherò di portarti con me in un itinerario alla scoperta dei luoghi più belli della città da visitare in un giorno.
Castel Sismondo
Iniziamo il nostro giro alla scoperta della città romagnola da Castel Sismondo.
Fu ideato e costruito da Sigismondo Pandolfo Malatesta a partire dal 1437.
Lo scopo era quello di creare un palazzo-fortezza di grandi dimensioni per rappresentare il potere e la supremazione del signore sulla città.
La costruzione iniziò esattamente il 20 Marzo 1437 alle ore 18.48, data e ora fissate da un oroscopo predisposto con cura dagli astrologi di corte.
Dove oggi è stata realizzata un’area verde, in passato vi era il fossato con ponti levatoi per l’ingresso in città.
Sopra il portone è presente uno stemma costituito da uno scudo con bande a scacchi con a lato le scritte “Sigismondo Pandolfo”.
Dal XIX secolo al 1967 il castello venne utilizzato come carcere mentre oggi, dopo aver trasferito tutti gli arredi, riempito il fossato ed eliminato le possenti mura, Castel Sismondo è impiegato come punto d’incontro per eventi culturali di vario genere.
Piazza Cavour
Proseguiamo addentrandoci in paese ed arrivando in Piazza Cavour che è anche conosciuta come Piazza della Fontana.
In questa piazza sono presenti importanti edifici come il Teatro Galli (inaugurato da Giuseppe Verdi), Palazzo dell’Arengo e Palazzo del Podestà.
Una sosta merita, però, la fontana (da qui il soprannome) presente al centro della piazza.
Si tratta della Fontana della Pigna che venne donata da Papa Paolo V.
Ha una storia molto importante per i cittadini di Rimini perchè, fino all’apertura dell’acquedotto nel 1912, era la sole fonte d’acqua potabile di tutta la città.
E’ colegata ad una propria fonte situata a circa un chilometro di distanza (in Via Dario Campana).
Su un pannello della fontana è incisa la frase che pronunciò Leonardo da Vinci, colpito dall’armonia delle fontanelle: “Fassi un’armonia con le diverse cadute d’acqua, come vedesti alla fonte di Rimini, come vedesti addì 8 d’agosto 1502”.
Uno dei luoghi da non perdere in questa piazza, oltre la fontana, è la Vecchia Pescheria del Settecento.
Qui un tempo si svolgeva il commercio del pesce, oggi è il luogo perfetto per fare quattro chiacchiere con gli amici, magari davanti ad una buona birra.
Sono rimasta incantata dalla perfezione degli archi, dai banchi in pietra dove le donne vendevano le vongole e dalle fontanelle a forma di delfino.
Se, poi, alzi lo sguardo vedrai un bellissimo affresco.
Sulla strada verso la nostra prossima tappa, ammiriamo uno scorcio del Campanile di Sant’Agostino.
E’ stato il più alto edificio di Rimini fino alla costruzione del grattacielo e veniva utilizzato dai pescatori per capire la direzione per il ritorno a casa.
Proseguendo ci imbattiamo in una grande facciata color mattone con diverse punte sporgenti. Si tratta della Chiesa di San Bernardino e Monastero delle Clarisse.
Piazza Tre Martiri
Giungiamo, poi, in Piazza Tre Martiri.
Si tratta dell’antico Foro Romano della città ed era il punto in cui si incrociavano il cardo ed il decumano, le strade più importanti di una città romana.
Qui Giulio Cesare, nel 49 a.C, arringò i suoi soldati in occasione del passaggio del Rubicone, il fiume che un tempo segnava il confine dello stato romano.
In origine era dedicata a Giulio Cesare, ma, a seguito delle gravi perdite subite dalla città durante la Seconda Guerra Mondiale, si decise di cambiarne il nome.
Tre Martiri è la denominazione che accomuna i tre partigiani Mario Capelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani impiccati il 16 agosto 1944 nella piazza principale di Rimini, a loro intitolata dal 1946. Essi rappresentano il simbolo della Resistenza e dei caduti nella lotta di Liberazione nel territorio della Provincia di Rimini.
Si dice che insieme a loro dovevano essere giustiziati anche un altro ragazzo ed una donna che casualmente riuscirono a salvarsi.
Su Piazza Tre Martiri oggi troviamo la Torre dell’Orologio ed il piccolo tempietto di S. Antonio.
La guida Cristian ci porta, poi, in un luogo ancora poco conosciuto anche tra gli stessi riminesi.
Ci infiliamo in un vicolo dietro Piazza Tre Martiri e scopriamo i resti della Chiesa di San Michelino in Foro.
Oggi ne resta ben poco perchè gran parte dell’edificio è stato inglobato da quelli circostanti.
In principio era un’antica Chiesa Templare che venne, in seguito, trasformata in teatro (come si vede dalle scritte romane).
Tempio Malatestiano
Il Tempio Malatestiano, o Duomo di Rimini, è una tappa obbligata nella tua visita alla città
Fu voluto da Sigismondo Pandolfo Malatesta per celebrare la sua stirpe e venne progettato da Leon Battista Alberti.
In origine vi era un edificio medievale che è stato interamente ricoperto creando come un “cappotto” all’edificio originale.
Guardando in alto sulla facciata principale si può vedere ancora un piccolo angolo color rosso: ultima testimonianza del passato di questo edificio.
All’interno il tempio era una vera esplosione di sfarzo che celebrano la grandezza di Sigismondo.
Vi sono diverse opere e affreschi di artisti molto famosi come Piero della Francesca, Giotto, Giorgio Vasari ed Agostino di Duccio.
La nota più importante è da dedicare al Super Io di Sigismondo che fece rappresentare il suo simbolo (una “S” ed una “I”) più di 300 volte all’interno dell’edificio.
Cristian ci fa notare un particolare: se guardi bene il simbolo assomiglia molto a quello del dollaro! Potrai, quindi, divertirti a ricercarli tutti all’interno del tempio.
Il Tempio Malatestiano ha una storia abbastanza tormentata: venne ricostruito più volte a seguito di diversi bombardamenti.
Una nota meritano sicuramente le cappelle laterali in cui riposano Sigismondo ed Isotta (l’amata del Super Io), oltre che una cappella alla Madonna dell’Acqua per la famiglia Malatesta.
Questo edificio non è stato ben visto dalla Chiesa perchè in molti aspetti ha dei tratti di un tempio pagano, come la cappella dedicata all’astrologia.
Tempio Malatestiano, Via IV Novembre, 35 – Rimini
Aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30 sabato, dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00 domenica, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30
Casa del Chirurgo
Uno dei luoghi più famosi di Rimini, di cui avrai già sentito parlare, è Domus del Chirurgo.
Si tratta di una vecchia casa romana molto probabilmente di un chirurgo perchè sono stati rinvenuti numerosissimi attrezzi medici.
La maggior parte di questi sono esposti nel Museo della Città, il cui biglietto di ingresso è incluso in quello per accedere alla Domus.
Vi sono, anche, alcuni attrezzi unici al mondo. Un esempio è il Cucchiaio di Diocle che serviva per estrarre le punte di freccia dai malcapitati.
Ovviamente, uno dei punti forti sono anche gli splendici mosaici che sono stati portati alla luce con un preziosissimo lavoro di recupero.
La Domus del Chirurgo si trova in Piazza Ferrari a Rimini. Piazza che ha altre “chicche” da mostrare.
Di fronte alla Domus vi è la storica Biblioteca Gambalunga, ma ti consiglio di porre attenzione all’edificio accanto. Qui, il grande Federico Fellini frequentò il Ginnasio.
Egli ricorda che ogni volta che si affacciava dalla finestra restava colpito dal Monumento ai Caduti presente in piazza e per questo decise di ripodurlo in alcuni suoi film!
Casa del Chirurgo, Piazza Luigi Ferrari – Rimini
Dal 10 settembre al 31 maggio: chiusa il lunedì.
Aperta dal martedì al sabato, dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Domenica e festivi, dalle 10.00 alle 12.30 e poi dalle 15.00 alle 19.00
Dal 1 giugno al 9 settembre: chiusa il lunedì.
Aperta tutti i giorni dalle 14.00 alle 23.00. Il martedì e il giovedì anche dalle 10.00 alle 12.30.
Domenica e festivi, dalle 17.00 alle 23.00.
Costo del biglietto: intero € 6,00 / ridotto € 4,00 / ulteriori riduzioni per gruppi.
Arco di Augusto
Continuamo la passeggiata fino a raggiungere l’Arco di Augusto, l’antica porta di accesso alla città di Rimini.
Sotto questo arco passava la Via Flaminia che collegava Roma a Rimini!
In passato l’arco era inglobato tra le case del borgo circostante. mentre oggi si erge qui solitario a causa delle demolizioni operate negli anni ’30.
Si presume che in origine l’arco era sormontato dalla statua dell’imperatore a cavallo o su di una quadriga, come era frequente nella tradizione romana.
La parte alta, che vediamo oggi, risale al Medioevo in quanto presumibilmente quella originaria crollò a causa di un terremoto.
Le decorazioni presenti abbelliscono la struttura, ma hanno anche dei profondi significati:le divinità rappresentate nei tondi (Giove e Apollo nel lato esterno, Nettuno e Roma verso la città) richiamavano la grandezza di Roma e la potenza di Augusto.
Sulla facciata che da verso Roma, che è anche quella meglio conservata, è presente il muso di un toro che rappresenta nuovamente la potenza di Roma, ma è anche testimonianza di come Rimini fosse diventata una colonia romana in quanto i romani per tracciare i confini delle colonie utilizzavano un carro trainato da buoi.
Dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, gli Alleati decisero di abbattere l’arco ed utilizzare i materiali per parte della ricostruzione. I riminesi, però, riuscirono a bloccarli e a lottare per la salvaguardia di un pezzo della loro storia!
Ponte Tiberio
Un altro gioiello di Rimini risalente all’epoca romana è il Ponte Tiberio.
Venne eretto per decreto dell’imperatore Augusto e poi completato dal suo successore Tiberio tra il 14 ed il 21 d.C.
E’ sopravvissuto per secoli e secoli a numerose intemperie, terremoti, guerre.
Durante la guerra, i primi due archi verso l’esterno della città vennero abbattuti per impedire ai nemici di prendere Rimini.
Se guardi bene, infatti, puoi notare una linea di spaccatura nel punto in cui le due costruzioni di epoche diverse si congiungono.
Oggi è un’importante via di collegamento (abbastanza trafficata) della città ed è un bellissimo luogo dove ammirare lo splendido Parco Marecchia, un grande polmone verde della città.
Se adoro i murales non puoi perderti quello realizzato sui muri del parco che danno verso il ponte.
Si tratta del famoso “Gallo contro il Pavone”. Davvero splendido!
Se ti addentri all’interno del parco, potrai vedere una zona recintata con dei massi: sono i resti del vecchio ponte (poi ricostruito) che sono stati ritrovati nel fiume!
Borgo San Giuliano
Concludiamo il nostro giro con una breve sosta nel famoso Borgo San Giuliano.
Si tratta di una tappa che non puoi perdere nel tuo giro di Rimini.
E’ un luogo della città veramente caratteristico. Sembra di essere in un film!
Appena entri sei subito accolto da un tripudio di case colorate ..
per poi passare a decine di murales sparse per i vicoli del centro.
Uno dei più famosi è sicuramente il “Muro dei Soprannomi” di Tonino Guerra.
Il borgo nacque intorno all’anno Mille ed era l’antico quartiere dei pescatori.
Mappa dei luoghi da vedere a Rimini in un giorno
Ho creato per te un’utile mappa contenente tutti i luoghi che ho visitato a Rimini durante il mio itinerario di un giorno. Spero davvero che ti possa essere utile.
Ti è venuta voglia di visitare Rimini?
Il nostro progetto
La fidata guida Cristian Savioli è stato partner del progetto “Romagna di Sorprese” nato in collaborazione con Claudia Barbieri di Voce del Verbo Partire e Sara Caglio di Dai Che Partiamo.
Tre blogger. Tre anime. Tre modi diversi di viaggiare. Una sola idea!
Ringrazio vivamente la guida
Cristian Savioli
Telefono: 333 484 4496
Email: cristiansavioli@libero.it
Disclaimer: questo è un post sponsorizzato ed è stato scritto in collaborazione con la guida Cristian Savioli nell’ambito del progetto “Romagna di Sorprese”. Come sempre, tutte le opinioni sono mie e imparziali.
Non dimenticare di iscriverti alla newsletter e di mettere Mi Piace alla pagina Facebook di Viaggiando A Testa Alta per restare aggiornato su tutti i miei prossimi articoli e spostamenti.
Kiss Kiss,
Cassandra
Arianna Lenzi
Bellissimo, questo post, e bellissima Rimini! L’ho scoperta da poco, e l’ho subito trovata affascinante!
Cassandra Testa
Una città che ha molto da offrire oltre il mare!
Katja
E’ da parecchio che manco da Rimini ma ho sempre saputo che è uno di quei luoghi che offre davvero tanto in termini di cultura. Io ho scoperto le sue origini romane che non hanno niente da invidiare a tantissime altre località.
Cassandra Testa
Rimini mi è piaciuta davvero un sacco! Purtroppo è famosa solo per il mare, ma all’interno ha delle bellezze straordinarie